L'incubo della bomba atomica ha attraversato i decenni successivi al secondo conflitto mondiale per poi scomparire del tutto dalla cronaca sociale e politica. Il tragico inizio del nuovo millennio ha riportato di attualità la questione del nucleare e fatto ripiombare l'umanità nei dilemmi di mezzo secolo prima. Günther Anders è stato il più autorevole interprete dei mali introdotti dalla civilizzazione tecnologica quando nel ventennio tra le due guerre si profilavano all'orizzonte inquietanti visioni "apocalittiche" sulla fine imminente dell'uomo prometeico. Esule dalla Germania nazista, sperimenta negli Stati Uniti la società dei consumi e le tecniche di manipolazione delle masse. Auschwitz si congiunge inevitabilmente a Hiroshima: questa è la sentenza che si legge nei suoi libri più fortunati, per anni censurata e sottaciuta. Questo saggio ripropone il percorso intellettuale di un pensatore che ha saputo difendere caparbiamente il diritto dell'uomo alla sopravvivenza al di là dei cedimenti morali dell'età nichilistica.