Questo saggio non vuole essere una storia del falso, cosa in se contraddittoria, ma un ragionamento filosofico su di esso: cos'è un falso? In che relazione entra con la copia o il plagio? Ma soprattutto si vuole evidenziare e mettere in risalto in che relazione entra con il vero. Potremmo dire che il falso di per sé non esiste ma esiste un giudizio che lo certifica, oppure come si afferma nel saggio «il falso è la seconda possibilità dell'originale». Ed è ciò che si cercherà di capire attraverso l'analisi del falso storico, artistico, delle false identità letterarie, degli apocrifi, dei miti e dei complotti.