La prospettiva di una filosofia pubblica centrata sull'idea di giustizia sociale ha preso corpo sullo sfondo della percezione dei limiti delle principali costruzioni ideologiche, del riconoscimento della democrazia come valore a sé e di quello della stagnazione e della crisi delle autocrazie socialiste prima del collasso. Una teoria della giustizia fa parte di una più ampia teoria normativa di sfondo, una teoria della democrazia e della cittadinanza come progetto intrinsecamente incompiuto. Nella versione elaborata in Italia, con il contributo decisivo di Salvatore Veca, questa prospettiva coincide con il tentativo di raggiungere un equilibrio, inevitabilmente instabile e provvisorio, fra le richieste avanzate dalla tradizione dell'emancipazione liberale e quelle dettate dalla tradizione dell'emancipazione socialista. In questo quadro, una teoria della giustizia si propone di dettare i criteri o i principi della riforma sociale nella direzione di una società più giusta o, se non altro, meno ingiusta. Prefazione di Sebastiano Maffettone.