Uno sguardo, una impressione, la casualità di un nuovo incontro inatteso, e la consapevolezza di una irresistibile attrazione. Un uomo maturo, indipendente, raffinato nel gusto e nello stile, si affaccia su una relazione che desta la sua curiosità, senza avere in apparenza un orizzonte che non sia quello di un appagamento emotivo ancor prima che fisico. Una storia che potrebbe essere come mille altre, ma in cui un riguardo speciale ai dettagli costruisce un realismo radicale di situazioni e sentimenti. Il desiderio estetista si intreccia con una partecipazione alla vita resa in modo particolare, in un delicato equilibrio tra la presenza sensibile e il distacco orgoglioso di contemplazione. Non è una categoria di ordine morale a distinguere il giudizio, quando piuttosto un personale concetto di bellezza, in grado di pervadere ogni cosa. Alcune cose sono omesse, nel gioco affascinante del raccontare, e proprio negli spazi vuoti, negli omissis di un tempo capriccioso può scivolare l'immaginazione. Una vicenda semplice ma insieme complessa, che correndo su quel confine sottile e ambiguo che separa autobiografia e artificio narrativo confonde lo scrittore, il mondo che gli sta attorno e quello ancor più vasto che gli scaturisce da dentro, in un gioco di riflessi, di echi sfuggenti, di ombre tra la pagina e la realtà. Finché il dubbio stesso diviene il soggetto di un racconto che sa sfiorare il cuore di quel grande mistero che è creare storie, inseguendo il procedere incessante dell'esistenza.