L'esigenza di salvaguardare le qualità etiche del personale politico ha spinto molti Paesi e la comunità internazionale a sperimentare nuovi strumenti di moralizzazione, quali i codici etici, la registrazione di patrimoni ed interessi, le procedure di segnalazione e di neutralizzazione dei conflitti di interesse, alfine di proteggere l'attività politica dalla usura che, nei sistemi di democrazia pluralista, il contatto con gli interessi necessariamente comporta e che la responsabilità nei confronti dell'elettorato e dei giudici, nella sua forma tradizionale, non è in grado di assicurare. Lo studio esamina tali linee di tendenza internazionali ed analizza il differente ed insoddisfacente percorso delle politiche per l'etica politica intraprese in Italia negli ultimi venti anni, ricostruendo gli istituti che a livello tanto nazionale quanto locale conformano la responsabilità politica e la responsabilità giuridica.