Il presente libro, curato da Giuseppe Grasso, comprende quattro scritti, apparsi in francese tra il 2004 e il 2009, in cui l'autrice propone un interessante percorso di lettura sulle complesse relazioni che s'intessono - a partire dal caso Proust - fra la creazione letteraria e la creazione del pensiero. Se Proust ha avuto un rapporto ambivalente con la filosofia, anche i pensatori del Novecento - da Sartre a Barthes a Deleuze - hanno adottato strategie di appropriazione e di distanziazione diversificate nei confronti della Recherche, opera divenuta punto di riferimento ineludibile nel corso degli anni Cinquanta. Dopo alcuni suggestivi raffronti con la filosofia di Husserl, che la critica francese non ha mai accostato a Proust, Anne Simon passa in rassegna le divergenze di fondo che separano l'approccio ermeneutico di Ricoeur da quello fenomenologico di Merleau-Ponty, ugualmente interessati al mondo poetico proustiano. La raccolta di scritti antologizzati - tre dei quali sono inediti in Italia - mira a far vedere il modo in cui Proust non smette d'infondere il proprio respiro al pensiero.