Antonino Serina è un intellettuale poliedrico, complice un'esperienza di vita che lo ha visto protagonista di tante "vite" vissute sempre con la pienezza dell'interrogativo critico, poggiato sulla fermezza di un amore sconfinato eppure sincero per la conoscenza dell'uomo e del suo rapporto con Dio. Un percorso che lo ha spinto, in progressione, ad allontanarsi dalle posizioni ufficiali per approdare a visioni sempre più distanti dal mainstream ma, al contempo, originali come in quest'ultima opera che, in ordine di tempo, colma una produzione già ricca di testi che spaziano dall'antropologia alla filosofia, dalla religione e dalla storia delle religioni alla psicologia, dalla poesia alla storia alla fisica e alla scienza, in un intreccio quasi ossessivo che solo lo studioso attento allo scavo interiore riesce a creare. E stavolta lo fa riprendendo in mano Platone e rileggendolo alla luce della stratificata cultura occidentale e della millenaria cultura orientale.