Pubblicato per la prima volta nel 1960 e ripreso dal Mulino nel 1983, «Clavis universalis» è a livello internazionale un classico degli studi sulla memoria, ed è stato tradotto in francese, spagnolo, giapponese e in inglese. È il grande racconto dell'avventura del pensiero occidentale come ars memoriae - da Raimondo Lullo, a Pico della Mirandola, alla logica combinatoria rinascimentale, fino alla costruzione di una lingua universale e a Leibniz - che ritrova oggi, ai tempi dell'intelligenza artificiale, la sua straordinaria attualità.