Il dibattito sulla migrazione nella filosofia politica oscilla tra due visioni opposte. Da un lato, il comunitarismo a là Michael Walzer, che difende il principio dell'autodeterminazione della comunità politica e la chiusura dei confini; dall'altro, il liberalismo ispirato a Joseph H. Carens, che sostiene la parità di trattamento in materia di cittadinanza e l'apertura delle frontiere. Questo libro tenta di superare tale dicotomia, analizzando le cause strutturali della migrazione, dalla persistenza del colonialismo all'accaparramento delle risorse nel Sud globale. L'autore propone dunque una rivisitazione del dibattito tra confini chiusi e confini aperti, con una prospettiva di notevole rilevanza nel panorama etico-giuridico e filosofico-politico contemporaneo.