Ogni cosa immediata ai nostri sensi è eterna. La verità è hora. Ogni possibile conoscenza è nell'uomo, e l'esistenza è la via. La verità coesiste senza tempo, anche senza l'uomo. Nel rapportarci al contemporaneo tutto ci appare pallidamente assuefatto. Proviamo assuefazione verso il dolore, la gioia stessa, il benessere. Siamo incredibilmente assuefatti dalla luce gioiosa e silente della bellezza, che ci ha illuminati per secoli. Occorre recuperare il silenzio, e l'ascolto, avere appetito del silenzio nell'eremo dei nostri comportamenti abituali. Recuperare il senso estetico dell'essere, in una nuova etica filosofica e artistica, in un nuovo rinascimento del pensiero. Il filosofo come "essere pensante" deve recuperare il suo ruolo nel contesto della società contemporanea, in un "nuovo cogito" e in una "nuova etica", e farsi portatore di vera "sophia".