La filosofia è pensiero della vita, non meditazione sulla morte. Con questa potente e folgorante definizione, Spinoza ha delineato il profilo di un pensiero dell'immanenza che trova in questo volume la propria genealogia moderna. In principio concetto pregno di risonanze teologiche, il paradigma dell'immanenza è oggi il punto di approdo di una riflessione radicalmente materialistica che attraversa la cultura filosofica e politica degli ultimi due secoli. Si tratta di un orizzonte problematico in cui l'epistemologia del vivente s intreccia con la storia, la filosofia e il diritto secondo quella prospettiva analitica che da qualche tempo ha assunto il nome di biopolitica. L'attualità del pensiero dell'immanenza viene riconosciuta alla luce di un vasto repertorio di autori, che va da Bergson a Nietzsche, a Tarde, a Canguilhem, a Simondon, per culminare in Foucault e Deleuze, sui quali si concentra l'ultima parte del libro. Patchwork composto di tessere che possono essere lette singolarmente come sondaggi in profondità, o in sequenza come racconti di grande respiro, questo volume individua nell'immanenza una decisiva chiave prospettica per rileggere criticamente la relazione contemporanea tra saperi e poteri.