Per l'autore la questione del fascismo sotto l'aspetto semplicemente storico non dà piena luce alle ragioni della sua nascita e della sua affermazione. In realtà si deve dare uno sguardo all'ambiente culturale complessivo con una particolare attenzione al dibattito filosofico che ne ha preparato l'avvento. Lungi quindi dal considerare il fascismo come un incidente storico, lo si deve vedere sorgere nella cultura italiana che a partire dall'Ottocento fino a dopo la Prima guerra mondiale l'ha tenuto a battesimo. Una vicenda quella del fascismo conclusa con la disfatta nel secondo conflitto mondiale, ma ancora aperta dal momento che le correnti di pensiero - le più diverse - che lo generarono, lungi dall'essersi interrotte, operano ancora. Vivo il problema del fascismo nello stesso antifascismo che per opposizione ne perpetua un'esistenza distorta mostrandosi incapace di darne ragione.