Un saggio, non solo profondamente commovente per la storia che descrive, ma anche pieno di riflessioni per le citazioni, filosofiche e soprattutto bibliche, che affiancano la narrazione. Dall'inizio alla fine, viene descritto un percorso dove l'elemento principale non è il dolore, ma la speranza. È la speranza il filo conduttore di questa storia. Esempio di nobiltà d'animo e forza interiore; una testimonianza necessaria per capire i veri valori dell'esistenza. Impressiona il tono della scrittura; un tono che mai cede il passo alla rabbia e al rancore, vi è sempre una fedele descrizione degli eventi che interiorizza il dolore, senza però riuscire a spiegare il perché di tanta sofferenza. Margherita - scrive l'autore - non si è sottratta al richiamo della morte anzi, ha saputo con semplicità, riempire di significato parole che altrimenti sarebbero rimaste spaventosamente vuote quando ha accolto il dono della leucemia e l'ha fatto suo.