Per gli orientali il misticismo non è una pratica religiosa o una regola di vita, ma solo un mezzo per penetrare il senso delle cose e per arrivare a comprenderle e quindi distaccarsene per arrivare ad avere un Karma, una reincarnazione, in una forma superiore. A prima vista ciò può sembrare una contraddizione in termini in quanto, si può obiettare, se il misticismo tende ad una finalità ben precisa è pratica religiosa; ma non Io è poiché è la scelta di base che li differenzia: in occidente persegue una finalità, in oriente è un mezzo per comprendere il volere della volontà superiore: se ci libereremo di una passione e di una cosa superflua significherà che era scritto così, che il nostro momento era giunto. Tenendo presente che il pensiero filosofico indiano ha seimila anni di storia si capirà quale importanza abbia questa opera per colui che vuole avere una conoscenza profonda e diretta di tutti gli aspetti filosofici e religiosi dell'India moderna. Il grande merito dell'Autore è quello di avere restituito alle varie religioni indiane il loro vero orizzonte storico.