Tema centrale del Fedone è l'immortalità dell'anima di cui Socrate offre tre prove ai suoi interlocutori. Sono le ultime ore di Socrate prima dell'esecuzione della sentenza che lo condanna a morire bevendo la cicuta. Alcuni suoi discepoli discutono con lui, ma Socrate non vuole piagnistei. La morte, secondo il filosofo, è infatti un momento da accogliere con serenità, quasi con gioia, perché l'anima sopravvive al corpo e tornerà libera di volare ritrovando la conoscenza vera, quella del mondo delle Idee. Ma per godere di questa felicità dell'anima, l'uomo deve improntare la sua vita alla ricerca, non solo attraverso la sfera sensibile, ma soprattutto attivando quella intellettiva, guidata dal Logos. In questo straordinario dialogo troviamo un concentrato delle principali e influenti teorie platoniche, che lo rendono uno dei più bei dialoghi da lui scritti.