Rielaborazione della tesi di laurea in filosofia del diritto del novembre 1922, condotta sotto la guida di Gioele Solari, il libro di Passerin d'Entrèves - amico di Gobetti e collaboratore della "Rivoluzione Liberale" e del "Baretti" - parte dalla critica di Hegel al formalismo dell'etica kantiana e analizza la concezione hegeliana dello Stato, avanzando sintomatiche riserve sui suoi limiti e indagandone i legami con il protestantesimo. L'appendice contiene una informata rassegna su "L'influenza della concezione hegeliana della libertà sul pensiero rivoluzionario di Marx, Engels e Lassalle". Nel tempo del fascismo al potere e del tramonto delle libertà, Solari sottolineava nella prefazione l'interesse della ricerca dell'allievo: "Oggi, come ai tempi di Hegel, la questione della libertà, del modo di intenderla, di attuarla negli ordinamenti politici è ritornata viva e attuale".