Tra le tante antologie di Nietzsche esistenti, questa si segnala per due caratteristiche uniche. Nietzsche è stato un profeta della Modernità, prevedendone ogni crisi, qualunque degrado sociale e culturale. Dal riscaldamento globale al nichilismo nei rapporti umani, la disillusione verso il mito del progresso, il nichilismo giovanile e l'imbarbarimento dell'informazione di massa: la morte dell'Umanesimo appare, nei suoi aforismi, come un processo allora appena avviato, ma inarrestabile. Questa antologia raccoglie, percorrendo l'intera opera del filosofo, ogni vaticinio da lui destinato inutilmente alla riflessione dei posteri. Ma c'è un'altra particolarità. Nietzsche è uno dei più grandi scrittori in lingua tedesca. Il suo trapasso subitaneo dal lirismo visionario al grottesco, la parodia dei vuoti Idealisti romantici, ha costretto i traduttori delle edizioni italiane a livellare il testo a una costante declamazione, fastidiosa come il ronzio di una mente fanatica. Qui, invece, si è resa ogni inflessione, tutte le subitanee e brusche escursioni dall'apocalittico al comico, che fanno di Nietzsche uno dei grandi parodisti della Letteratura, capace di irridere ad Hegel e Fichte con luciferina verve. Nietzsche è nostro contemporaneo, e lo sarà per sempre. Percorrere le sue profezie sull'attuale delirio, è una terapia dell'anima.