Friedrich Nietzsche (1844-1900) è annoverato tra i massimi filosofi e scrittori di ogni tempo. Il suo pensiero e le sue opere hanno influenzato il pensiero etico, letterario, religioso, politico, psicologico ed epistemologico del mondo occidentale - e non solo - nel corso del XX° secolo. La sua filosofia è stata considerata da alcuni estremamente controversa, da altri dirompente e rivoluzionaria, da altri ancora uno spartiacque fra la concezione tradizionale di Filosofia e un nuovo modello di riflessione, informale e a tratti provocatorio. In ogni caso, si tratta di un pensatore unico nel suo genere, che esercitò - e continua ancora oggi a esercitare - un'enorme influenza sulla cultura dell'Occidente. L'Anticristo. Maledizione del Cristianesimo, il saggio di Nietzsche che oggi riproponiamo all'attenzione dei nostri lettori, venne scritto dal filosofo durante il suo soggiorno torinese nel 1888, ma venne dato alle stampe soltanto nel 1895 per i suoi contenuti giudicati controversi. Per stessa ammissione del suo autore, non è un testo per tutti, bensì un vero e proprio libro "elitario", «riservato a pochissimi», a quei pochi che possano realmente comprenderlo. In questo suo saggio Nietzsche attacca frontalmente il Cristianesimo, la sua dottrina e i suoi dogmi, accorpando come "Cristianesimo" e all'interno di esso ogni forma di male sociale per il quale il mondo soffre e quello morale da cui è oppressa l'umanità.