«Al di là del bene e del male» è uno dei testi fondamentali di tutta la filosofia del XIX secolo. Attraverso una potente struttura costituita da aforismi, Nietzsche attacca, in maniera critica, la passiva accettazione della morale che caratterizza i grani pensatori e i filosofi a lui contemporanei. In questo contesto la spiritualità e la visione di Dio altro non sono che la rappresentazione degli innegabili bisogni interiori di un'umanità che, troppo spesso, usa la religione come pretesto per perseguire bramosi obiettivi di potere e dominio. Dalla provocatoria analisi e dal conseguente rifiuto di questo atteggiamento nasce lo "spirito libero", insito in tutti coloro che si pongono come investigatori di quelle verità tra le più profonde ed indigeste per la massa perbene ed educata. Si tratta di coloro che cercano di somigliare agli antichi fautori del cinismo greco e che non hanno quindi paura di parlare male dell'umanità quando la volontà di rinnovamento lo richiede.