Che cosa significa fidarsi, oggi? Quali implicazioni vi sono con la fede e con la fedeltà? È la fede a generare fiducia o è la fiducia che genera la fede? E ancora, cosa spinge il soggetto a essere fedele e fidarsi? Innanzitutto la necessità che si ha del sostegno altrui e insieme l'inevitabile bisogno, da un lato, di essere riconosciuti degni e meritevoli di fiducia e, dall'altro, di sapere di poter contare su qualcuno. Attraversando la complessa costellazione semantica dei termini in oggetto, l'Autore sosta sulla nozione di perseveranza: parola caduta in disuso, eppure così necessaria, particolarmente nel nostro presente; virtù che sa unire temperanza e fortezza, essa è sinonimo di coraggio, di ardimento, ma anche di sopportazione, di resistenza. Di più, ciò che la contraddistingue è la diuturnitas che dice al perseverante, motivato dalla fedeltà alla terra e agli uomini, di non mollare mai, assurgendo essa stessa a laboratorio concreto della speranza e lasciando intendere quanto oggi sia urgente tornare alla pratica delle virtù.