Camminare può significare cose molto diverse per chi cammina. Può essere un modo per pensare meglio o per sentire il linguaggio del corpo scandito dal movimento dei muscoli e del respiro. Oppure un modo di fare un viaggio, per scoprire paesaggi e mondi nuovi. Per entrare in contatto con la natura attraversando boschi, prati, monti o per flâner per le strade di una città. Possiamo camminare per raggiungere un obiettivo o vagare senza meta. Lo si può fare da soli, in compagnia di un amico, di un amore, di un figlio o con tanta gente insieme. Si può camminare all'aperto o in casa, e perfino soltanto nella nostra immaginazione. Di tutte queste «figure» dell'andare a piedi dà conto l'autore, vagabondando tra le testimonianze di filosofi, scrittori, poeti ed esploratori che in diversa forma hanno lasciato traccia delle loro esperienze di cammino.