Secondo la testimonianza dell'Alcibiade primo di Platone, Socrate concepì l'idea di una téchne (tecnica, arte) della psyché (anima), di un sapere tecnico capace di guidare ogni essere umano nel prendersi cura di sé e nel migliorare se stesso. Una tecnica di questo tipo - in cui la psyché è al tempo stesso soggetto attuatore e oggetto d'intervento - richiede costante e metodico esercizio tanto sul piano mentale quanto su quello fisico. Questo libro propone una ricostruzione dell'insieme degli esercizi attribuibili a Socrate e dei contorni della sua filosofia dell'esercizio, facendo leva sui punti di convergenza e sulle differenze tra le testimonianze esistenti: si tratta, ad esempio, di esercizi per analizzare se stessi, le proprie opinioni e quelle altrui, per sottrarsi al moto disordinato determinato da appetiti e desideri legati ad opinioni false, per acquisire e mantenere temperanza, fermezza e resistenza, in qualsiasi circostanza. Dalle testimonianze si ricava che Socrate diventò un modello per chi lo frequentava, perché mostrava di essere padrone di sé non solo a parole, ma anche nei fatti, interpretando in modo esemplare i precetti delfici «Conosci te stesso» e «Nulla di troppo».