Il volume prende avvio esaminando le radici dell'atomismo antico attraverso le prospettive di Marx e Bachelard, per analizzare poi le tradizionali fonti aristoteliche del pensiero atomista. L'obiettivo è costruire un altro Democrito, separandolo dall'interpretazione aristotelica comunemente proposta. Si intende distinguere tra due tipi di atomismo: uno legato a Epicuro, influenzato dall'Accademia e dal Peripato, e un altro, associato a Democrito, indipendente dalle idee di Aristotele. Vengono esplorati concetti chiave come vuoto, atomo, incontro e contingenza, particolarmente rilevanti negli ultimi scritti di Althusser, interpretati attraverso il prisma di un Democrito affrancato dall'influenza aristotelica. Infine, l'atomismo di Althusser è esaminato in parallelo con quello di Deleuze, esaminando la compatibilità di questi modelli con il pensiero di Spinoza. L'analisi culmina nell'esposizione di un materialismo atomista in cui il concetto di lotta di classe è riscritto con l'alfabeto della differenza.