Il lungo dibattito sull'origine e la portata dell'idealismo assoluto di Hegel - ovvero se vi sia in esso una dimensione trascendente o invece non si riduca tutto a una riflessione sull'Io, interamente umana - viene risolto dall'autore di questo libro attraverso un'indagine che nessuno aveva tentato prima di lui. Glenn Alexander Magee è andato riscontrando nell'opera del grande filosofo tedesco tutti i riferimenti al pensiero magico e occulto, in particolare la tradizione che fa capo alla figura di Ermete Trismegisto. Ciò che ne emerge, è un quadro che fa ripensare tutta la nascita e l'evoluzione dell'idealismo, costringendo a rivedere gli schemi consolidati dell'interpretazione del pensiero di Hegel. L'autore della "Fenomenologia dello spirito", si scopre, ebbe come fonte d'ispirazione diretta autori come Paracelso, Jakob Böhme, Franz von Baader e altri maestri del misticismo trascendente. Ne escono del tutto sconfitte le tesi della cosiddetta "sinistra hegeliana", secondo cui il filosofo si rifece principalmente a concezioni illuministe settecentesche, precorritrici del successivo "ultrarazionalismo" e materialismo. Introduzione di Massimo Donà, postfazione di Giandomenico Casalino.