Questo volume documenta un significativo punto di incontro tra estetica e antropologia, restituendo lo sviluppo di quella che Helmuth Plessner ha elaborato come "estesiologia dello spirito", con una particolare attenzione all'esperienza del suono. Il volume è organizzato in base a criteri tematici. Nella prima parte sono raccolti saggi in cui si definiscono i paradigmi generali dell'estesiologia in quanto logica dell'"aisthesis"; nella seconda si approfondisce più specificamente l'esperienza musicale, che rivela in maniera esemplare il nesso che sussiste tra oggetto percepito e soggetto percipiente, tra ciò che si ascolta e l'ascoltatore. L'immagine dell'uomo che se ne ricava implica la considerazione del corpo vivente e della complessione di corpo e mente, direttamente sintonizzata con il mondo nella sua consistenza qualitativa, quale elemento che si pone al di là della dicotomia tra esterno e interno, tra sensibilità e sensatezza, gettando una luce critica sulla tradizione filosofica della modernità.