Democrito, filosofo di Abdera, vissuto all'incirca fra il 460 e il 370 a.C., vero gigante del proprio tempo, fu autore di un rilevante numero di testi riguardanti quasi tutti i campi della conoscenza. Della sua opera ci restano principalmente testimonianze indirette, nonché poco più di duecento frammenti etici, che Luca Grecchi riprende fornendone un'interpretazione sistematica. Il libro propone non solo una trattazione della filosofia morale democritea, ma una ricostruzione complessiva del pensiero dell'Abderita, che ne esamina la vita, le opere, il contesto storico-culturale di riferimento, nonché la sua fisica atomistica, che ne costituisce forse l'aspetto più noto. Questo saggio, oltre a mostrare come il pensiero morale di Democrito anticipi, per molti aspetti, quello più noto di Platone e di Aristotele, evidenzia come la filosofia dell'Abderita sia, ancora oggi, molto utile per la ricerca della felicità. Come scrive Francesco Verde nella presentazione: «Questo saggio ha prima di tutto il merito di richiamare l'attenzione (anche dei non specialisti del settore) sulla filosofia di Democrito e, più nello specifico, sul suo pensiero morale, spesso e volentieri trascurato, o perfino considerato inesistente o di frammentaria, dunque impossibile ricostruzione. (...) La prospettiva che Grecchi offre nel suo libro è un contributo a rivalutare in modo convinto e senza fuorvianti pregiudizi questi testi, nel tentativo di rintracciare un filo rosso e una coerenza teorica tra loro».