Possiamo considerare questo testo del filosofo inglese John Gray una guida essenziale per il nuovo millennio: "Cani di paglia" sfida infatti tutte le nostre convinzioni su cosa voglia dire essere uomini, e si propone di raccontare la vera natura dell'essere umano attraverso il pensiero filosofico. Sradicando ogni idealismo sul mito del progresso, sulle utopie politiche, sull'incondizionata fede nell'aldilà e sulla centralità dell'essere umano tra le specie animali, Gray attraversa i campi di scienza, fede, economia e sociologia, - i saperi che ci hanno abituati a essere gli unici e soli padroni della realtà -, avendo per primo il coraggio di dire che un futuro potrebbe esistere anche senza l'uomo, esattamente come è avvenuto per i dinosauri. Parlando al lettore con un linguaggio narrativo, Gray punta ad aprire le porte dell'accettazione del limite come possibilità di godimento pieno, ci insegna la natura dell'agire morale come gesto distaccato, e mira a mostrarci l'inconsistenza della nostra idea di realtà con un invito a guardare al compiersi della vita come unico obiettivo possibile