In principio, questo libro non era che una semplice domanda: esiste un nucleo centrale nella meditazione che Leopardi ha affidato agli appunti "zibaldoniani"? Un fondamento attorno al quale sia possibile far gravitare il resto del pensiero? Una domanda che si è tradotta in un tentativo: ricostruire l'intero impianto gnoseologico "zibaldoniano" a partire dalle riflessioni sulla facoltà immaginativa. Un lavoro complesso, per il quale è stato necessario far dialogare l'opera leopardiana con il pensiero filosofico antico, dell'Ottocento e del Novecento, e creare una costellazione prospettica che riuscisse a addentrarsi nella materia eterogenea dello Zibaldone. Un viaggio d'esplorazione a ritroso, dalla filosofia contemporanea alla grecità stoica e scettica, volto a indagare il cuore del "sistema" leopardiano attraverso la luce abbagliante dell'immaginazione.