Alessandro Giraudi individua l'"esistenza" di due "contenitori" metafisici colti da un'esperienza umana metafisica e universale, i quali costituiscono il nuovo principio di contenenza-appartenenza, di epocale importanza non solo per la metafisica e l'ontologia, ma anche per altri fondamentali campi della filosofia. Il principio di contenenza-appartenenza è secondo l'autore una scoperta cruciale anche per la teologia e più in generale per l'intero sapere umano, e ha una speciale relazione con il cristianesimo. Nella seconda parte del volume, il pensatore cuneese offre un'interpretazione dell'essenza e delle cause del nichilismo che si discosta radicalmente dal pensiero di Nietzsche, anzi vuole esserne la refutazione più profonda e decisiva.