L'Autore documenta come Maritain e Gilson abbiano fatto leva sulla nozione di "senso comune" per inserire in un quadro concettuale coerente le loro idee filosofiche. La critica serrata del razionalismomoderno, del neoidealismo e della fenomenologia, trovano il loro fondamento nella nozione di "senso comune", delineata con chiarezza attraverso l'opera di Antonio Livi. E si può dire che con l'adozione della nozione di "senso comune" da parte di Maritain e Gilson il neotomismo francese della prima meta del '900 si ricolleghi auna tradizione di filosofia francese anticartesiana che risale a Pascal.