L'Emilio di Rousseau ci presenta un'occasione unica per avviare una profonda e accurata riflessione sulla natura della conoscenza e dell'educazione. Il nostro è un momento storico in cui sembra di vivere in un eterno presente e nell'assenza apparente della possibilità di trasformazione della società attuale. Sembra che gli adulti abbiano dimenticato il compito e la responsabilità di costruire un sapere in vista di un mondo più giusto e più democratico. Di fronte a questa deriva regressiva Rousseau, a tre secoli dalla sua nascita, indica la via per sviluppare un sapere che aiuti gli uomini e le donne a orientarsi nel mondo e che sia frutto di una ricerca e di una rielaborazione critiche. Il cittadino di Ginevra suggerisce strategie di resistenza, di sottrazione ai dispositivi disciplinari dell'attuale società della conoscenza e di costruzione di un'alternativa concreta e desiderabile. Ci ricorda che, nel modo in cui elaboriamo e veicoliamo conoscenza, la posta in gioco non è l'avviamento al lavoro o l'addestramento ad un impiego, ma fattori ben più importanti, che condividiamo con altri uomini e altre donne.