"Il movimento è il pregio dei soli animali ed è la chiave dell'intelligenza. Per questo, invece di dire che possedere le mani ha dato all'uomo la sua superiorità, sarebbe più giusto dire che l'uomo e gli altri animali devono la loro intelligenza ai piedi. Proprio perché non siamo alberi o piante, che non possono allontanarsi dalle proprie radici se non al prezzo di inaridirsi e quindi morire, ma esseri umani non inchiodati a nessun luogo in modo particolare, possiamo muoverci liberamente sulla terra. Vi è una grande saggezza nello spostarsi il più frequentemente possibile dal familiare all'estraneo, dal noto all'ignoto, mantiene la mente agile, distrugge i pregiudizi e accresce il buonumore." Così scrive il filosofo americano George Santayana - del quale quest'anno ricorre il 150° anniversario della nascita in questa sua "Filosofia del viaggio", seguita in questo volume da un saggio di Giuseppe Patella su quella che può essere definita la sua Travelling Philosophy.