Eraclito è il padre della filosofia, aristocratico, superbo, eccellente pensatore, schivo al confronto con i suoi concittadini, fustigatore della massa, considerata gente priva di anima e intelletto, che egli definisce "dormienti". La modernità del pensiero eracliteo è sorprendente: il mondo e l'uomo continuano un costante declino iniziato da quasi tremila anni. Nella sua costruzione filosofica, ogni cosa è il risultato del conflitto fra elementi discordanti. Elementi antitetici come gli uomini desti e i dormienti: "unico e comune il mondo per coloro che sono svegli", ossia quelle persone che, andando oltre le apparenze, sanno cogliere il senso profondo delle cose, mentre "agli altri uomini rimane celato ciò che fanno da svegli, allo stesso modo di quando non sono coscienti di quel che fanno dormendo". I dormienti sono i più, i mediocri che compongono la massa. Di contro c'è l'uomo saggio, quello che sa indagare a fondo la propria anima, che è illimitata, infinita. Mai come oggi, diventa indispensabile acquisire una Cultura, affinché si riaffermi il concetto di Popolo. E perché ciò avvenga c'è bisogno di un Educatore.