"Il paesaggio dispiegato dalle parole nomadi è già la nostra instabile, provvisoria e inconsaputa dimora." Perché "se siamo disposti a rinunciare alle nostre radicate convinzioni, allora il nomadismo delle parole ci offre un modello di cultura che educa perché non immobilizza [...], dove è scongiurata la monotonia della ripetizione, dell'andare e riandare sulla stessa strada, con i soliti compagni di viaggio, senza nessuno da incontrare".