"Per la dottrina dello stile" condivide qualcosa della stasi dinamica che precede il gesto atletico o artistico, della quieta concentrazione del danzatore che attende dietro le quinte, ripercorrendo mentalmente quanto ha appreso, ricordando le sensazioni corporee che, come una traccia, daranno la giusta disciplina alla libertà della sua danza. Nietzsche si trovava in prossimità di danzare con la penna il suo più noto assolo, il capolavoro a cui il suo nome sarebbe stato associato: "Così parlò Zarathustra".