Le forme sono, nelle parole di Simmel, «più che vita»: sono idee, sempre identiche a sé, separate, lontane, quasi irraggiungibili. Pensate come modelli, si traducono nella realtà tramite l'imitazione e si fanno mondo. Da Platone sino a Nietzsche, l'intera tradizione occidentale può essere letta come una perpetua metamorfosi del rapporto tra forma e imitazione: dalle loro varie combinazioni emergono le diverse epoche che si susseguono nella storia. Una trasformazione ricca di continuità, analogie e riprese ma anche di faglie e brusche fratture.