Il saggio si propone di interrogare il rapporto che intreccia violenza, politica e costituzione degli spazi collettivi all'interno della tradizione filosofica. Attraverso un'analisi delle ricerche di Walter Benjamin e Theodor W. Adorno, il nostro studio indica la necessità di un riorientamento della prassi critica. I concetti di mistica e ascesi, tradizionalmente vincolati alla dottrina della trascendenza, intendono piuttosto riferirsi a espressioni dell'analisi materialistica. Il compito della critica implica in tal senso una ridefinizione della teoria del soggetto: irriducibile alle rappresentazioni prodotte dal canone della filosofia prima, essa indica nella "costellazione" l'autentica vocazione di qualunque esperienza collettiva.