Pare ormai luogo comune e frequentato abitualmente da tempo, quasi uno stereotipo (a partire da Kant), dichiarare la "morte" della metafisica, questa sorta di "gabbia" (come disse Nietzsche) che da sempre ha irretito il pensiero occidentale. Eppure, rivisitando alcuni "luoghi" esemplari di questa indebita occupazione territoriale, si possono in verità far affiorare tutta una serie di persistenze della stessa "metafisica", magari sottotraccia o deragliate, che diventano una sorta di paradossale auspicio della sua ripresa.