Che connotazione avrebbe l'intelligenza se la esaminassimo senza il pregiudizio dei limiti umani? Osservare le peculiarità dell'intelletto dell'uomo porta infatti a chiedersi se non sia solo una delle possibili espressioni dell'intelligenza. Secondo un antico proverbio ebraico, focalizzarsi sui dettagli non permette la visione del quadro completo. Sarebbe possibile, per una forma di intelligenza evoluta, spingersi così in là con la comprensione da poter vedere con chiarezza i meccanismi alla base del pensiero? Fino a oggi la letteratura scientifica si è soffermata principalmente sull'intelligenza artificiale come strumento di comprensione di quella umana, mentre l'autore riflette sulla possibilità di analisi dei caratteri principali dell'intelligenza nella sua espressione più pura, libera da quelle caratteristiche così umane che sembrano imprigionarla in una delle sue possibili manifestazioni. Un'intelligenza non umana sarebbe capace di schemi di pensiero molto diversi, offrendo nuovi orizzonti altrimenti preclusi