Geopolitica è una parola composta da "geo" (che significa terra) e politica. Vale a dire che il termine geopolitica denota in primo luogo il rapporto tra la politica e la terra. Un discorso metapolitico, ossia sul politico, non può quindi non confrontarsi con la geofilosofia di Heidegger e la geopolitica di Schmitt, ma pure con la filosofia della prassi di Gramsci, l'ontologia "forte" di Severino e quella "debole" di Vattimo. Ed è proprio il comunismo ermeneutico difeso da Vattimo che si deve criticare, al fine di mostrare che, se "geo-politicamente abita l'uomo", allora non solo è possibile ma anche necessario un socialismo comunitario nell'età della tecnica scatenata e del capitalismo scatenato.