I temi trattati in questo saggio breve ma denso di contenuti significativi per lo scienziato, per il filosofo e per chiunque oggi si occupi in qualche modo dell'essere umano, mirano a una ridefinizione generale degli ordinamenti che riguardano gli esseri viventi (cos'è un organismo, la psiche, il linguaggio, la comunicazione e la cultura), giungendo a trattare anche del tempo, della scienza e delle leggi che regolano la materia e l'energia. Dopo aver messo in luce l'ormai imprescindibile rilievo delle neuroscienze, della biologia e della psicologia per qualsiasi seria riflessione sugli esseri umani e la loro convivenza all'interno della società, vengono affrontati argomenti come la libertà, la religione, il male, la violenza, la politica e la democrazia, quest'ultima auspicata in una forma più diretta e simile all'esperienza greca antica, rispetto all'attuale applicazione dei moderni stati nazionali o sovranazionali. La svolta biopsichica dovrebbe insomma riorientare il pensiero sull'uomo dal paradigma fisico-matematico, che ha dominato la filosofia da Galileo in poi, a uno che indaghi primariamente gli esseri viventi: la scoperta ancora sottovalutata del DNA e del codice genetico rivela che la vita si basa su un sistema simbolico di informazioni, e se adeguatamente compresa produrrà la spinta a compiere questo fondamentale passaggio della filosofia.