L'Elogio della Follia è una satira paradossale, arguta e ironica: uno sguardo divertito sulla debolezza umana; un divertissement in cui Follia mette alla berlina i vizi degli uomini al fine di correggerli. Intende infatti educare gli uomini nella società e nella Chiesa - attraverso una presa in giro graffiante - ai valori autentici della vita cristiana, giungendo all'affermazione conclusiva che il cuore del cristianesimo è la follia della croce e l'unione mistica con Dio. L'Elogio è preceduto dalla Lettera dedicatoria a Tommaso Moro. L'opera potrebbe dividersi in tre parti, con un proemio in cui Follia si presenta e introduce parenti e assistenti che l'accompagnano abitualmente (Amor proprio, Adulazione, Pigrizia, ecc.). È la prima volta che vengono pubblicate in Italia le lettere della polemica: raffinate nello stile ma puntuali nelle precisazioni: aprono uno squarcio sulla vita intellettuale e cristiana dell'epoca.