Una risposta agli interrogativi posti dalla teoria morale di Habermas con la sua distinzione tra valori particolaristici e norme che aspirano ad un riconoscimento morale universale. L'ultimo Habermas conferisce un peso sempre maggiore a visioni del mondo di ascendenza etico-religiosa e sembra riproporre l'esigenza di ripensare le intuizioni etico-religiose pre-morali che brulicano sul fondo della coscienza moderna. Può Habermas difendere allo stesso tempo l'idea di un'autocomprensione etica del genere umano e l'universalismo della morale?