Il Kintsugi ("riparare con l'oro") o, con un suo sinonimo, il Kintsukuroi, è una antica tecnica di restauro giapponese delle ceramiche. Consiste nell'utilizzare una resina naturale, la lacca Urushi, per riunire i pezzi di un oggetto in ceramica rotto, mentre le linee di rottura sono messe in evidenza, abbellite ed impreziosite mediante l'applicazione di polvere l'oro. Da un punto di vista artistico gli oggetti restaurati acquistano una nuova bellezza e valore, rendendo l'apparente fragilità un punto di forza e di perfezione. Il Kintsugi è anche diventato famoso in occidente per i suoi importanti significati metaforici, creando un parallelismo di natura filosofica e psicoanalitica tra le fratture della ceramica con quelle del corpo umano e della sua anima. L'autore desidera presentare questa forma d'arte al pubblico che ancora non la conosce, esponendo, sia pur in forma sintetica, i fondamenti filosofici, spirituali e psicologici (ad esempio la resilienza e l'accettazione dell'imperfezione) che sono alla base di questa disciplina orientale.