«Dopo Per che obbedire?, pubblicato in questa stessa collana, un'altra piccola conferenza rivolta "ai ragazzi e alle ragazze dai dieci ai quindici anni e ai loro accompagnatori" dallo storico dell'arte e filosofo Georges Didi-Huberman. Questa volta oggetto della sua interrogazione sono le emozioni. Non un'emozione particolare - rabbia, felicità, tristezza, paura, disgusto, disprezzo, sorpresa - ma l'emozione in sé, ciò che la produce e ciò che ne consegue. Se da un'idea che si emoziona può nascere la rivolta, è altrettanto vero che da un'emozione priva di pensiero non può nascere che il conformismo. Riconoscersi emozionati (!) obbliga a domandarsi perché e a che fine (?): una duplice pratica di consapevolezza». (Maria Nadotti)