Nell'aprile 1768 aveva soggiornato a Tahiti un barone francese, Louis-Antoine de Bougainville, capitano di vascello della Marina regia e protagonista del primo periplo del mondo compiuto da un francese. Su questo soggiorno nell'isola polinesiana il colto e spegiudicato capitano, allievo del matematico e filosofo illuminista d'Alembert, scrisse le pagine più suggestive di quel "Viaggio intorno al mondo" apparso nel 1771 a Parigi e ricco di importanti conoscenze di carattere cartografico su quelle terre lontane e misteriose. Al fascino di quelle pagine non si sottrasse Denis Diderot (1713-1784), il quale, nonostante fino ad allora si fosse dimostrato critico sulle meraviglie dello stato di natura, dedicò una recensione al Viaggio del capitano francese, per poi, nel 1772, terminare il "Supplemento al Viaggio di Bougainville", oggi riproposto nella cura e nella traduzione di Antonio A. Santucci, studioso gramsciano prematuramente scomparso nel 2004. Il libro - di notevole interesse per lo studio dell'immagine europea del mondo non occidentale - è costruito sotto forma di dialogo e presenta alcune delle problematiche più care a Diderot. "L'importanza storica dei viaggi in periodo illuministico, l'interesse scientifico per le nuove scoperte geografiche, il problema già affacciatosi con Montaigne di una molteplicità di culture non scandite nel tempo, ma coesistenti nello spazio... Postfazione di Donatello Santarone.