Che definizione dare dell'arte? Qual è il suo ultimo scopo? E in base a quali criteri un'opera d'arte può essere valutata in modo positivo o negativo? Per secoli i pensatori si sono arrovellati attorno a questi dilemmi. Pubblicata per la prima volta nel 1902, l'Estetica come scienza dell'espressione e linguistica generale rappresenta il primo e più poderoso approccio di Benedetto Croce all'argomento. Rifiutando buona parte delle teorie del passato che volevano le opere artistiche avere degli scopi pratici di diletto o di insegnamento, o le nette distinzioni tra contenuto e forma, Croce teorizza l'arte come un momento innato dello Spirito, una combinazione di intuizione ed espressione che non può essere scissa né giudicata se non in sé stessa. Dopo avere illustrato il proprio pensiero nella prima parte dell'opera, in questa seconda parte l'autore traccia la storia della disciplina estetica, a partire dall'antica Grecia per arrivare ai filosofi del suo tempo.