«Per un breve periodo, parte dell'intellighentija occidentale vide in Maometto un "alter-ego" del philosophe illuminista e nell'Islam la religione più vicina a quella "naturale" che molti auspicavano. Ciò avvenne dopo un lungo travaglio, suscitò grandi polemiche ed ebbe molte conseguenze. Maometto, ovviamente, non è stato un philosophe. Lui stesso, ma soprattutto i suoi seguaci ed interpreti hanno creato una società in cui religione e Stato si fondono, una società totalitaria ove sono consentiti minimi spazi di critica e di libertà. L'Illuminismo, invece, è stato uno straordinario movimento di pensiero e di liberazione delle coscienze, propugnatore della più netta separazione fra leggi ed istituzioni statali e leggi ed istituzioni religiose. Maometto non è stato dunque un philosophe in senso proprio, ma ha contribuito, certo senza alcuna intenzione, a far nascere quella società liberale e democratica che faticosamente nel corso degli ultimi due secoli si è affermata in Europa e in parte del mondo.»