«L'arte ha la capacità di scendere in profondità, suscitando sentimenti ed emozioni, pensieri e riflessioni; si spinge oltre l'effimero e l'apparenza, per restituire la realtà nella sua complessità. Questo percorso estremamente antropologico avviene nell'incontro integrale con le immagini fino a trasfigurare il proprio vissuto. La fatica più grande sta nella tensione tra i punti estremi del bene e del male. Nel primo caso emerge la bellezza come cifra sintetica del dialogo interiore, nel secondo caso l'introspezione diventa multiforme e articolata. Ma non per questo da eludere. È un'esperienza immersiva che implica, cioè, il totale coinvolgimento sensoriale, cognitivo e spirituale. Se, dunque, il discorso sul bene raffigurato può sembrare scontato e privo di elementi di difficoltà - ma l'affermazione potrebbe essere superficiale -, più irto è quello sul male.» (dall'introduzione di Vincenzo Corrado)