Il Medioevo è l'epoca dell'espansione della filosofia al di là dei confini della grecità e della sua penetrazione in nuovi contesti culturali, linguistici e religiosi. È l'età aurea della riflessione monoteistica, dei commentari e delle dispute. Il libro inquadra in modo chiaro e aggiornato autori, opere e temi principali del pensiero filosofico sviluppatosi in area mediterranea, mediorientale ed europea nei secoli IV-XV, dal platonismo latino tardoantico sino all'Umanesimo italiano. Se da un lato il teismo e il legame con testi autorevoli del passato sono elementi che accomunano i pensatori di questi secoli, dall'altro lato operano nel Medioevo fattori che introducono profonde differenze nella maniera di concepire e praticare la filosofia, primo fra tutti l'università, un'istituzione che sorge nel mondo latino tra il XII e il XIII secolo. I sei capitoli in cui si articola il volume sono divisi in due parti: i primi tre riguardano le filosofie pre-universitarie dalla tarda antichità in avanti, includendo quelle di bizantini, arabi ed ebrei; i restanti tre, invece, concernono le filosofie medievali in epoca universitaria, dai primi maestri di Parigi e Oxford agli aristotelici padovani, senza tralasciare il pensiero di mistiche, laici e umanisti.